COMUNICATO STAMPA JAMIN PORTOFINO

COMUNICATO STAMPA JAMIN PORTOFINO

COMUNICATO STAMPA

JAMIN PORTOFINO SRL RISPONDE ALLE ACCUSE RIPORTATE DA ALCUNE TESTATE DI GIORNALE A RETTIFICA DI QUANTO DIFFUSO DA FONTI CUI SONO PERVENUTE INFORMAZIONI NON ATTENDIBILI.

 

Santa Margherita Ligure – 31 Marzo 2021 -

La società Italiana Jamin Portofino Srl con sede a Santa Margherita Ligure (GE) smentisce la notizia, diffusa in questi giorni da alcuni mezzi di informazione, sul presunto “scippo di vino spumante sottomarino” avvenuto per mano di “un’azienda francese”.

Nello specifico intendiamo portare all’attenzione pubblica alcuni titoli di giornale in cui si dichiara l’inizio di una guerra inesistente tra il Comune di Portofino e “l’azienda francese”, colpevolizzandola non solo di aver scippato il vino sottomarino ad un’azienda italiana di Sestri Levante, ma anche di averne copiato lo stesso processo produttivo.

In ordine a quanto si legge nel primo articolo uscito sul Secolo XIX lo scorso 23 marzo 2021, intendiamo contestare recisamente i punti che vedrebbero protagonista la nostra azienda (cioè “i francesi” come ci appellano i diversi titoli di giornale) nella “guerra” contro il Comune di Portofino. In primis è falso che vi sia una “guerra”.

Né, tantomeno, una contesa fra aziende francesi e aziende italiane.2 Jamin Portofino è un’azienda 100% italiana, iscritta al registro delle imprese italiane nella sezione speciale delle Start up innovative a carattere scientifico con attività come da visura camerale (la società ha per oggetto lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico nel settore alimentare e più specificamente lo studio e lo sviluppo di tecniche di cantinamento subacqueo per prodotti vinosi e alimentari in genere).

Dunque, nessuna azienda francese si è impadronita “scippando il vino sottomarino” della baia di Portofino – “innescando una “guerra con il Comune” - come si legge nel titolo non continente né fondato su dati oggettivi dell’articolo del predetto quotidiano.

Nella mozione mossa dal deputato Viviani si asserisce che i vini arriverebbero all’evoluzione nell’area marina protetta di Portofino a - 52 metri, con la stessa procedura che ha reso noto in Italia e all’estero il vino prodotto dall’azienda agricola di Sestri Levante.

L’azienda Jamin Portofino Srl lavora sulla maturazione dei vini in vetro in condizione isobarica ed opera un cantinamento subacqueo nella Baia protetta di Portofino. L’azienda Agricola di Sestri Levante lavora sulla “presa di spuma” e opera nei fondali di Sestri Levante e non come indotto tendenziosamente dalla DOC nei fondali di Portofino.

Trattasi di due tecniche, prodotti, tipologia di azienda e soprattutto metodi completamente differenti. A ciò si aggiunga che il mondo del vino subacqueo ad oggi presenta circa 40 operatori che utilizzano cantinamento subacqueo in varie formule e metodi differenti.

Ad avallare il successo internazionale della tecnica elaborata da Jamin Portofino Srl accorre il riconoscimento ricevuto ad una delle più importanti kermesse del panorama vinicolo italiano ed internazionale, il Merano Wine Festival che nel 2019 elegge Jamin Portofino Srl come start up innovativa “High Light degli champagne”.

La nostra azienda italiana che opera in cantinamento subacqueo a Portofino, ha reso noto a tutto il mondo che il nostro modello di cantinamento applicato allo champagne come innovazione tecnologica, è 3 un’eccellenza nel campo della ricerca, nell’innovazione scientifica ed è altresì dello stesso Italian Style che rappresenta, conferendo lustro non solo al territorio in cui risiede, ma anche all’ Ente dove effettua il cantinamento ( Area Marina Protetta di Portofino).

Per quanto concerne l’accusa sull’etichetta in cui compare la dicitura Portofino, asseritamente erronea secondo l’interrogazione parlamentare sopra richiamata, vogliamo sottolineare che l’etichetta dello Champagne AOP, riporta la parola “Portofino”, soltanto, e nei termini di legge nella retro-etichetta, come da accordo di promozione in essere, in cui viene riportato il Disegno/Logo della Area Marina Protetta per la collaborazione allo studio.

L’asserita società “francese”, cioè l’italiana Jamin Portofino Srl, composta da soggetti italiani e totalmente autofinanziata, opera all’interno del Territorio Ligure e quindi Italiano; per meglio chiarire, nel raggiungimento del suo oggetto sociale (sperimentazione e studio tecniche innovative e relativa commercializzazione ) ha commissionato la produzione di uno champagne ( primo vino della storia con le bollicine ) per sperimentare e validare gli effetti del cantinamento marino sullo champagne, collaborando in primis con il territorio anche al fine di favorire la ricerca scientifica e l'ingegnosità’ Italiana.

Jamin Portofino Srl è a tal fine autorizzata a mezzo di una concessione Demaniale del 2016 ad operare nell’area marina di Portofino per il cantinamento subacqueo di vini in genere.

Non ci sono azioni di francesi dunque, né tantomeno azioni illegittime Non c’è “inganno al consumatore” in etichetta, perché la dicitura è chiara, riporta la scritta Champagne AOP come voluta dalla denominazione che la governa.

Si ritiene chiarire inoltre che la Doc Portofino o Golfo del Tigullio, abbreviabile non obbligatoriamente in Portofino Doc, rappresenti una denominazione che seppur nota nulla ha 4 a che fare con la Denominazione e notorietà dello Champagne AOP, prodotto utilizzato per il processo di sperimentazione e studio e commercializzato da Jamin Portofino srl.

Nello specifico quindi si sottolinea che uno Champagne AOP è un prodotto diverso da uno Spumante Portofino Doc per natura, per stile, per provenienza, ma questo nulla ha a che fare con le tecniche di cantinamento subacqueo. Si ritiene invece doveroso contestare le inesattezze riguardanti le presunte o supposte irregolarità del cantinamento a cura di JAMIN PORTOFINO SRL.

Sull’obsolescenza della “gabbietta” che secondo le inesatte informazioni, sarebbe soggetta alla ruggine, sottolineiamo che tale gabbietta richiamata in oggetto è incapsulata proprio per evitare questo rischio.

Sulla informazione anch’essa infondata e tendenziosa sul “rischio di salubrità dovuta a possibili infiltrazioni’” e quindi riferita per pericoli di permeabilità all’acqua di mare, è bene chiarire che poiché la pressione interna dello champagne è circa 6 bar ( tre volte la pressione di un pneumatico di un‘auto ) non è possibile che alcun elemento liquido o gassoso possa penetrare all’interno proprio del prodotto Vinoso.

In ultimo ed in riferimento al precedente paragrafo, Jamin Portofino srl vuole chiarire che l’incapsulatura citata nell’interrogazione parlamentare e ripresa dai giornali come “ tipo di tappo” è invece un ulteriore capsula a protezione del tappo originario ( sughero ) che protegge tramite la propria densità e porosità’ il tappo e il contenuto da contaminazioni e/o accesso di microrganismi organici.

Vi invitiamo a contattarci per approfondimenti in merito a quanto da noi dichiarato nel presente comunicato. Ci avvaliamo della facoltà di un diritto di replica per chiarire esaustivamente e civilmente dichiarazioni forse mancanti dei dovuti approfondimenti e pertanto non corrispondenti alla realtà operativa dell’azienda Jamin Portofino Srl.


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